Dalla Mancia del ‘600 al Teatro delle Emozioni il viaggio del leggendario Don Chisciotte!

Trenta tavole a colori raffigurano o meglio fermano in capitoli creativi la storia dell’Hidalgo Quijote, Don Chisciotte, il nobile del Seicento spagnolo, che Miguel de Cervantes Saavedra ha mirabilmente creato nel 1605. La mostra consente di “sfogliare” le rappresentazioni pittoriche che sono opera di Giò Pasta (Giorgio Maria Pastafiglia) un estroso pittore che da Milano ha scelto Bioglio come suo “buen retiro”.

L’artista è assolutamente eclettico e basta fermarsi al pannello della sua biografia per avere un assaggio delle sue molte sperimentazioni fra pittura, teatro, multimedialità e anche gastronomia! Un appuntamento davvero singolare per vedere dal vivo le tavole che sono poi diventate una pubblicazione editoriale (Reader’s Digest 2001) e per dialogare con l’autore che ama conversare, aggiungendo aneddoti e particolari in una sorta di “backstage raccontato” che, come sempre accade, personalizza l’esperienza di scoperta di un autore e della sua esposizione artistica!

Ambientata nel bel salone, chiamato Teatro delle Emozioni, che rivela le sue origini ottocentesche come tutto l’edificio (noto come Ex Asilo Florio in questa pagina la sua storia), la mostra è aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19,30; sabato e domenica tutto il giorno: mattino 9.30-12; pomeriggio 16-22.

La mostra “Don Chisciotte tra illusione e inganno” resterà aperta fino al 25 di luglio. Bioglio, via delle Rimembranze 11

Per informazioni è disponibile la Pro Loco di Bioglio: Piermario Garbino (presidente) 388 154 54 70; Davide Cominetto 331 937 48 96

Pubblicato sulla rivista Focus questo saggio sull’avventurosa vita di Cervantes lascia immaginare come il personaggio di Don Chisciotte abbia molto di autobiografico.

 

Anna Piovesan