Cosa sarà Villa Santa Teresa. Bioglio: una storia esemplare di sfide e di azioni concrete

BTOLIUM e il parco didattico di Villa Santa Teresa

In questi ultimi giorni tutta la stampa locale ha dato ampio rilievo a Bioglio raccontando da diverse prospettive dei lavori quasi ultimati sulla ottocentesca Villa Santa Teresa, una di quelle case di famiglie benestanti dalla storia un po’ misteriosa che di donazione in donazione diventano un bene pubblico, con tutti gli oneri del caso.

La Stampa, Il Biellese, Eco di Biella e News Biella hanno preso spunto da una notizia dell’ultima ora, il finanziamento di 31mila euro concesso dalla Fondazione San Paolo che ha valutato il progetto BTOLIUM meritevole di voler impiantare, proprio nell’area verde che circonda Villa Santa Teresa, un laboratorio fra terra, cielo e alberi che si prefigge di realizzare tante piccole “oasi” abitate dai saperi del passato e dagli strumenti creativi del futuro.

Siamo onorati del fatto che tante giovani intelligenze – ha commentato il sindaco Stefano Ceffaabbiano lavorato per il futuro del nostro paese mettendo passione, competenza, qualità umane e tanto entusiasmo. Abbiamo tanti giovani ricercatori che meritano occasioni per sperimentarsi e noi dobbiamo cogliere l’occasione di farci accompagnare da giovani capaci e intraprendenti.”

Questo è il futuro: il giovane architetto biogliese Maicol Mike Negrello ha raccolto l’invito dell’amministrazione e ha sviluppato la sua sfida mettendo insieme un gruppo di giovani progettisti che hanno lavorato per BTOLIUM come se Bioglio non avesse nulla di meno di Boston.

L’intreccio fra natura, arte e cultura

Bioglio, Villa Santa Teresa

Su Villa Santa Teresa c’è una convergenza di progetti che hanno la singolare caratteristica di avere parti ad intreccio l’uno con l’altro. L’importante progetto di recupero architettonico (costato circa 400mila euro) sta per giungere al termine dopo un intenso anno di lavoro, nonostante la pandemia in corso e si collega al carattere artistico per i due tempi del passato e del futuro. La scoperta dei preziosi “Papier peint” di metà ‘800 fu sorprendente e quasi casuale, nascosti com’erano da pesanti drappi a parete che hanno avuto il pregio di proteggerli.

Nel futuro non c’è solo il loro restauro ma la compresenza, ai piani superiori, di nuovi “studi d’arte” negli alloggi riservati a giovani artisti che saranno ospitati con il progetto Bioglio CreArte che prende le mosse dalla storia del pittore biellese Fulvio Platinetti, portata avanti dal Comitato in suo nome fondato dalla figlia Susanna. Si prevede che i giovani possano essere accolti in gruppi da sei e ognuno di loro stabilirà un rapporto di conoscenza interattivo con il paese di Bioglio che poi conserverà le loro opere.

Le erbe aromatiche, Carpano e le buone pratiche per l’ambiente

A rendere il giusto omaggio ad un illustre concittadino come Antonio Benedetto Carpano si metteranno in moto varie miscele di azioni formative e ricreative. Al piccolo orto botanico che farà crescere le piantine delle varie essenze si uniranno percorsi didattici, storici e di degustazione. Questi a loro volta troveranno affinità di scopo con l’altra serie di laboratori che si concentreranno su azioni pratiche di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione ambientale su tre filiere principali: le api e il miele, il bosco e il castagno, le viti e il vino. Di BioFarmLab peraltro ritorneremo presto a parlare, di come è nato e di come la sua nascita abbia dato il via al sogno di Villa Santa Teresa, “casa della cultura” con la ristrutturazione del primo piano che ha beneficiato del sostegno economico di Gal Montagne biellesi.

Anna Piovesan

 
“Il presente contributo rientra nelle azioni previste dal progetto comunale denominato BioFarmLab cofinanziato da GAL Montagne Biellesi PSR 2014-2020 MIS. 7 SOTT. 7.4 OP 7.4.1” Progetto Bi(o)FarmLab- Quattro comuni, un progetto integrato di sviluppo sostenibile e solidale Bando Gal 2017