Dai sentieri biogliesi si avvista l’oasi di frazione Becca: case di campagna per vacanze fra bosco e vigneti!

Una pausa per guardarsi intorno a frazione Allongo

Vero, non tutte le strade portano a Bioglio, però i sentieri biogliesi, indubbiamente, ti conducono alla scoperta di frazioni, angoli di bosco e porzioni di avventura che non avresti mai immaginato (restando in superficie o sulla strada principale!).

L’inizio del cammino ha una data recente, era domenica 6 giugno 2021 quando nel grande spazio antistante il famoso (per Bioglio) edificio pubblico adibito ai festeggiamenti (“La Valentina”), sotto un primo caldo sole estivo ci siamo ritrovati in gran numero, più di ottanta, pronti a partire per l’itinerario “sentieri&stradine nel sottobosco di Bioglio”.

Così tanti eravamo di certo per via del passaparola fra amici degli amici, poi perché di sentieri se ne parla da un bel po’ di tempo e tutti quelli che ci hanno lavorato non vedevano l’ora che arrivasse questo giorno, ritardato fra l’altro, come tanti altri appuntamenti di gruppo, dalla pandemia. Eppoi certo avevamo tutti voglia di “mettere il naso fuori” e l’occasione veniva offerta da un’associazione sportiva come la Uisp che nel Biellese ha il nome e la faccia di Piermario Garbino, molto noto anche per essere un attivista degli “Amici della Vespa” e per finire anche presidente della Pro loco di Bioglio. Anche chi scrive alla fine si è convinta a fare tutti e sette i chilometri del percorso che, nonostante il poco allenamento, è risultato molto accessibile e davvero molto vario!

https://www.instagram.com/borgocadelbecca/

Era tardo pomeriggio, quasi alla fine del percorso quando tutti assetati ci siamo ritrovati ad attraversare un prato dietro una casa e una gentile signora anziché guardare infastidita i camminanti ci ha salutato ed offerto dell’acqua da bere e l’uso libero della fontana. Tutti curiosi abbiamo chiesto dove ci trovavamo e la signora che poi si è presentata come Valentina ci ha spiegato che eravamo in frazione Becca e che fra pochissimo tempo il grande casolare alle nostre spalle avrebbe aperto le porte ai cercatori di oasi di pace, natura e case d’epoca dove vivere per un po’ di tempo o per una vacanza lontana dai rumori e dal caos. In effetti la natura in questo luogo è molto generosa ma quello che vediamo è anche il risultato del lavoro di Valentina e di suo marito Fabrizio che qui hanno impiantato un’azienda agricola. Non potendo lasciare oltre il gruppo, con Valentina Fiorio ci siamo date appuntamento di lì a qualche tempo dopo: volevo farmi raccontare di più sulla scelta di vita di una giovane famiglia in un contesto così poco mondano come Becca di Bioglio.

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Le strade della vita a volte sono molto stupefacenti e così Valentina, con grande “nonchalance” mentre bevevamo una tazzina di caffè nella sua bella cucina rustica,  mi parla del padre, architetto milanese che negli anni Settanta inizia ad appassionarsi a questo luogo e comincia ad acquistare una casa, dove ovviamente tutta la famiglia veniva a trascorrere le vacanze. Lei stessa è architetta che ha viaggiato molto di arrivare qui, a vent’anni lascia Milano e va in Gran Bretagna a studiare, dopo sette anni è in Argentina dove rimane a vivere per altri quindici anni. Ritorna in Italia, a Bioglio, con il marito Fabrizio e due figli in compagnia di due amici argentini Magda e Beto che rimangono qui alcuni anni fino a quando fa irruzione la pandemia da Covid 19 e loro ritornano al paese natale. Il lavoro di Valentina adesso è qui, ristrutturare e dare una nuova vita alle vecchie case della frazione che nel tempo il padre aveva acquisito dai vecchi proprietari. Dell’Argentina mi fa solo un rapido cenno ad un lavoro come Tour operator, lavoro che si è fermato con la crisi economica dell’ultimo anno. Il futuro prossimo vedrà intensificarsi l’ospitalità organizzata di Valentina con l’inaugurazione dei nuovi cinque grandi appartamenti che avranno tutti i sistemi più all’avanguardia di erogazione di luce, corrente elettrica, acqua e calore. Il concetto, mi spiega, è sia quello dell’autosufficienza in una località un po’ fuori mano per i servizi sia quello della sostenibilità ambientale.

La promessa è quindi vivere immersi nel silenzio e nella natura con tutti i comfort che però rispettano terra e aria. A pochi passi c’è il vigneto, ancora giovane per ora, curato da Fabrizio e un grande orto che si chiama in realtà “La Huerta”. Felici i bambini che possono vivere e crescere qui, liberi di correre all’aria aperta, lontani da traffico e automobili! Anche il cane Super si vede che apprezza la sua vita da cane di campagna: lui fa la guardia seguendo Valentina come un’ombra!

Anna Piovesan