IN MEMORIA DI PIERO REY il discorso del Sindaco

Sono stati molti gli interventi in memoria di Piero Rey nella giornata di lutto cittadino, giovedì scorso, quando si sono svolti i funerali nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Riportiamo quello del sindaco Stefano Ceffa.

Alla fine di una giornata complessa per la comunità di Bioglio con il pensiero alla famiglia di Claudio Manfrinato così duramente colpita ringrazio la comunità biogliese, le associazioni, don Elviro Batuello, il diacono Vincenzo Negrone, il Maresciallo Di Ronco e i suoi uomini, il coro parrocchiale con Lorenza Ottino e Matteo Colongo, il consigliere provinciale Rizzo, i sindaci di Piatto, Valle San Nicolao, Ternengo, Camandona, il vicesindaco di Vallanzengo, i Sindaci emeriti di Bioglio, Renzo Savio, i consiglieri comunali e gli assessori di Bioglio e tutti coloro che hanno partecipato alle esequie di Piero Rey. Penso che sia stato il riconoscimento più bello e sincero per un grande uomo. Vi lascio il saluto a Piero è un po’ la mia buonanotte a lui che da lassù non smette di amare il suo paese, la sua sposa e la sua gente.
Se fossi capace oggi Piero, racconterei tutto quello che sei stato: Consigliere Comunale, Assessore Comunale, Sindaco, Consigliere Provinciale, Assessore Provinciale, Presidente dell’Ospedale, membro della commissione edilizia, decano degli avvocati e chissà quanto altro mi sono perso….e racconterei tutto quello che hanno visto i tuoi occhi e che hai voluto fermare nelle tue poesie….
Se fossi capace oggi Piero, smetterei di balbettare banalità e racconterei una barzelletta, una di quelle con cui rompevi le barriere delle distanze e ti facevi così vicino a chi incontravi da non far percepire la profondità dei tuoi pensieri, la larghezza della tua anima e l’ampiezza del tuo essere capace di bene e prenderei per mano la tua Giuly e le direi “tienile strette le mie di mani mentre guardiamo il Piero che fa il salto più grande, impegnativo e straordinario dell’esistenza: quello verso l’infinito, dove infinitamente potrà continuare ad amarti e ad amare il suo paese”….
Se fossi capace oggi Piero, urlerei a Rene’ Fiorio, a Carmine Giordano, a Paolo Solivo, a Dino Pasquario, a Virginio Grimaldi, a Pierino Cappio, a Suor Annangela, ad Antonio Barioglio, a Giovanni Dalle Ore e a tutti i biogliesi che ti stanno aspettando: venite! Correte! Venite a prendere il Piero che sta arrivando! Fategli strada perché possa da subito riempire l’eternità che gli si spalanca davanti con un orto, una poesia, una barzelletta nuova da raccontare a tutti perché l’eternità è roba troppo importante per essere lasciata all’improvvisazione e lui era già pronto e ce lo ha scritto nelle sue poesie che ad una prima lettura possono sembrare intrise della pesantezza del senso della fine ma che al contrario sono leggere come le ali di chi sa che non sta facendo un salto nel vuoto ma che sta abbracciando l’eternità….
Se fossi capace oggi Piero inizierei a cantare “Bioj al me pais” sapendo che tu lo stai continuando a cantare perché questo paese è tuo tanto più oggi di quando lo sia mai stato mentre ti starai magari chiedendo che cosa cavolo ci fa tutta sta gente attorno a te, se serve tutto sto cinema, i discorsi, il lutto cittadino, adesso che si devono raccogliere le zucchine e iniziare a preparare l’orto per la stagione che arriverà e poi ti direi anche di non esagerare con le barzellette…. Sai…. In paradiso mica tutti sono sportivi come te, con quella con il vestito rosso e il mantello azzurro e bianco magari puoi osare un po’ di più… con le mamme si può ma stai attento a quelli con la barba bianca e lunga…. con loro vacci cauto potrebbero non essere pronti alle tue battute, o forse sì ed è per questo che ti hanno prenotato un posto vicino a loro perché anche il cielo da stasera sorrida un po’ di più….
Se fossi capace Piero direi quello che tu avresti voluto sentirti dire ma in questo momento l’emozione mi gonfia il cuore, mi serra la gola e mi impedisce di dare ordine ai miei sentimenti ed allora ti dico solo grazie, grazie perché mi hai regalato lo sguardo dei tuoi occhi, il rombo della tua voce e delle tue risate, la dolcezza delle tue mani di contadino-avvocato e la purezza del tuo cuore. Custodiscile così per l’eternità e continua a guardarci, a parlarci, a tenerci per mano e a volerci bene.
Siccome però Piero io sono soltanto io, un tapino col cuore in cammino, allora ti saluto con la serenità delle ultime righe del tuo libro “Quando il grande raduno avrai deciso e a ognuno ridarai le sue sembianze risuscitando i corpi, nuova luce per Tua potenza tutti rivedranno. Ricordati allor che pure dentro un orto giace il mio cane Dik che fu compagno nel tempo giovanile ed or lì dorme sotto un anziano pruno. Rialza anche lui e senta la Tua voce perché festoso balzi come in terra correva e or correrà per sempre al mio fianco” divertiti con il tuo Dik stasera Piero e non staccare il cuore da noi quel cuore che non è dove batte ma è dove ama, sussurralo stasera Piero, sussurralo alla tua Giuly, sussurralo al cuore di Bioglio…. Il cuore non è dove batte ma è dove ama e il tuo, lo sappiamo, sarà sempre qui.
Buon cammino Piero, buon cammino….