Bambini, riscopriamo l’importanza di SALUTARCI

Scuole elementari Bioglio

Riportiamo la lettera di auguri per l’inizio del nuovo anno scolastico inviata dal sindaco Stefano Ceffa ai bambini delle scuole.

Bioglio, settembre 2016

Carissimi,

oggi inizia per voi una nuova tappa di un cammino importante, direi il cammino più importante di ogni persona, quello che lo porta ad essere un uomo o una donna adulti. Inizio con il chiedervi scusa. È qualche anno che ho perso l’abitudine di inviarvi i miei auguri per l’inizio dell’anno scolastico. Che figura! Un Sindaco che non fa i compiti! E per giunta un Sindaco che non fa i compiti pur essendo anche un insegnante! Allora ricomincio volentieri, un po’ perché è un dovere del Sindaco quello di rivolgere gli auguri nei momenti importanti, un po’ perché voi siete il futuro di questo paese e della nostra nazione ed è proprio bello parlare a questo futuro!

All’inizio di quest’anno vi lascio tre parole, sono tre parole che ho affidato ai miei allievi qualche anno fa e che mi piacerebbe vi accompagnassero lungo quest’anno.

La prima parola è “Saluto” ed è poi quello che sto facendo io in questo momento. Che bello salutarsi e salutare! Il saluto vuol dire “guada che mi sono accorto che esisti! Che ci sei!”. Salutiamoci sempre! Salutiamo gli adulti, gli anziani, le maestre, le collaboratrici scolastiche, tutti! Il mondo oggi è un po’ un disastro perché abbiamo costruito muri che ci allontanano dalle persone e il primo che abbiamo costruito è proprio quello del “non saluto”. Il saluto è la chiave che apre ogni porta. Dopo un “ciao” si passa a “come stai?”, “cosa hai fatto ieri pomeriggio?” e un pezzo alla volta si diventa amici. Oggi percepisco una urgenza più di altre che è proprio quella di “costruire ponti”, di crescere nella “comunione”, nella capacità di stare insieme. Ma salutarsi vuol dire anche superare le piccole incomprensioni. Quante volte perdiamo un amico perché non gli parliamo più? Il saluto è allora una chiave meravigliosa capace di aprire quelle porte che le piccole incomprensioni di ogni giorno rischiano di chiudere per sempre.

La seconda parola che vi lascio sapendo che vi piacerà meno è: “Obbedienza”. L’obbedienza non è schiavitù anche se a volte può sembrarlo. L’obbedienza si fonda sulla fiducia e significa rispettare le regole che mi vengono proposte perché possiamo vivere tutti meglio. A volte confondiamo la libertà col fare tutto quello che vogliamo. La libertà è una cosa seria! È la capacità di darsi dei limiti. Non sono libero se scendo per una discesa con la bicicletta senza freni! Non sono libero se faccio tutto ciò che voglio, a volte non mettere limiti alla propria libertà significa diventare schiavi. Pensate a chi vorrebbe smettere di fumare ma non riesce! Ha iniziato liberamente ma ora è schiavo. E così vale per il gioco: quante persone si rovinano giocando alle “macchinette mangiasoldi”? Obbedire, darsi delle regole significa vivere in modo responsabile, senza negare agli altri ciò di cui hanno diritto perché noi decidiamo di fare tutto ciò che vogliamo. Impariamo ad essere obbedienti! Imparatelo voi e aiutate anche noi adulti ad essere obbedienti!

L’ultima parola che vi lascio è: “Gioia”. Siate gioiosi! Siatelo sempre! Abbiate il coraggio di essere felici! Non c’è niente di più bello che essere felici ma a volte non ne abbiamo il coraggio. Andare a scuola è un sacrificio ma che bello sapere che lo stiamo facendo per rendere il nostro futuro un futuro bello! Allora possiamo fare tutto con gioia, quasi come se fosse un gioco! Non facciamo niente per gioco, ma facciamo tutto come se lo fosse. Non facciamo niente “così, tanto per fare”, non facciamo per gioco neanche un gioco! Impegniamoci sempre! Ma non per ambizione, non per emergere, non per umiliare chi ci sta attorno ma per fa capire a tutti che prendiamo le cose sul serio e se dovessimo accorgerci di essere bravi allora dobbiamo aiutare chi ci sta vicino perché diventi bravo anche lui. Insomma amici: gioia e impegno sono lati della stessa medaglia: mi impegno in una cosa perché sono contento di farla e se mi piace fare una cosa allora la faccio con impegno.

Ecco, la finisco, auguro a voi, alle vostre famiglie, ai vostri insegnanti, ai collaboratori scolastici un felice anno, al termine del quale possiate tutti essere soddisfatti del percorso che avrete realizzato vivendo ogni giorno con impegno, con gioia e scoprendo nelle persone che ci stanno vicino un dono prezioso. Buon cammino a tutti e se passate dal Comune…. vi aspetto! Un abbraccio grande!

Stefano Ceffa
Sindaco di Bioglio