Riportiamo il discorso di Jean-Noel Rambert, sindaco di Valcourt, durante la celebrazione del Gemellaggio.
Cari Biogliesi e cari concittadini,
Almeno per due ragioni, questa giornata, come quella di ieri, è una giornata particolarmente felice per tutti i partecipanti francesi a quest’incontro di gemellaggio. Una giornata felice perché ci ritroviamo nel vostro bel paese e perché quest’incontro di gemellaggio si svolge come di consueto in un’atmosfera di festa, di allegria, di calorosa ospitalità e per volontà di Stefano ceffa e di Giuliano Lusiani di rimenbranza.
Da venerdì sera molti di noi, ospitati da anni nella stessa famiglia, hanno ritrovato amici veri. Se dico che ci sono delle famiglie che aderiscono al gemellaggio da tre generazioni, certo non mi contraddirà la famiglia di André Ducceschi. Non posso che augurarmi che quelli che vengono per la prima volta trovino anche loro degli amici.
Se permettete, anch’io vorrei tornare brevemente trentacinque anni indietro quando sono arrivato per la prima volta a Bioglio ed evocare un ricordo personale, Quando, in quel lontano 1980, i nostri due comuni hanno deciso di aprirsi all’Europa, sono arrivato a Bioglio in compagnia di tre amministratori di allora nel colmo di un autunno raggiante. Di quei pochi giorni passati serbo un ricordo commosso e fin da questo primo contatto avevo intuito che suesto gemellaggio si avviava verso un successo. E questo si è verificato ; Il gemellaggio ha mantenuto le sue promesse.
In quell’anno non ero nemmeno eletto e a Valcourt pochissimi mi conoscevano e mi avevano portato con loro solo perché parlavo italiano.
In quell’anno gli amministratori si chiamavano Elio Allasa (un caro saluto a lui) e Corradino Canepa per non citare che sindaco e vice sindaco. E il vostro sindaco di oggi certamente indossava ancora i calzoni corti e frequentava la scuola elementare.
In quell’anno non avrei certamente immaginato di tornare a Bioglio 35 anni dopo in qualità di sindaco del comune per festeggiare il gellaggio.
Un gemellaggio che cos’è?
L’amicizia tra gente di due paesi che spesso non parlano la stessa lingua, la conoscenza di un’altra realtà, di un’altra storia, di un’altra civiltà che, nonostante i numerosi punti comuni, resta una civiltà straniera. Quest’amicizia e questa conoscenza sono il contrario del ripiegamento su sé stesso e dell’ignoranza e sono fattori di comprensione e di pace. Il gemellaggio è un arma contro il nazionalismo e l’indifferenza.
I gemellaggi sono uno strumento insostituibile, insieme ai programmi europei riservati agli studenti, per dare all’Europa una dimensione umana, ci fanno acquisire una maggiore consapevolezza dell’amicizia favorendo il contatto umano ed aiuta a migliorare la conoscenza, la comprensione ed il rispetto reciproco, è un chiaro segnale a favore della democrazia, della fratellanza e della solidarietà fra i popoli civili.
Tutti quelli che hanno iniziato il percorso del nostro gemellaggio e tutti quelli che l’hanno fatto vivere dal 1980 fino ad oggi, possono essere orgogliosi . Non posso nominarli tutti ma posso dire che, da uomini di buona volontà, hanno prestato il loro prezioso contributo a un’opera di pace.
Ma torniamo al giorno d’oggi. Mi faccio il portavoce dei miei concittadini presenti per ringraziarvi di tutto quello che avete fatto per ospitarci, come sempre, nel modo migliore. Ci avete preparato un bel programma vario e interessante. A buon diritto siete orgogliosi del vostro Piemonte e del vostro Biellese e di nuovo in questi giorni ci avete permesso di scoprire una parte delle richezze naturali, culturali e enogastronomiche del vostro territorio, successivamente con il bellissimo castello di Masino, il pranzo all’agriturismo La Schiavenza di Piverone e quel concerto di ieri sera del Soon Dyout Double Quartet che ha saputo unire magnificamente alto livello artistico, emozione e umorismo .
Un ringraziamento particolare al Sindaco Stefano che ritroviamo con grande piacere dopo la sua brillante riconferma del suo incarico nel maggio del 2014.
Altro ringraziamento particolare lo voglio fare a Giuliano Lusiani per il suo entusiasmo e il suo lavoro per fare vivere il gemellaggio durante tanti anni. senza il suo contributo sicuramente il gemellaggio non sarebbe stato quello che è stato.
Un ringraziamento anche a Piero Perazio che ha accettato di dare il cambio a Giuliano nonostante i suoi impegni di lavoro e di amministrazione comunale.
E per finire un ringraziamento a tutti voi che ci avete ospitato nelle vostre famiglie.
Arrivederci fra due anni in terra di Francia.
Jean-Noel Rambert
Sindaco di Valcourt