Una promessa e cinque incontri per scoprire i primi passaggi segreti della Commedia

Quando si parla molto di Dante e di Divina Commedia come è accaduto in questo 2021 parrebbe strano che ci siano ancora tanti passaggi segreti da scoprire nell’opera e nella vita di questo geniale poeta fiorentino del Medioevo. L’epoca sì, è ancora profondamente Medioevo in quel 1300 in cui Dante Alighieri studia come comporre le sue terzine a rima baciata ma quali saranno “i semi concettuali” che uniscono l’Inferno al Purgatorio e poi al Paradiso? Noi umani dovremmo studiare una bella mole di testi analitici per tentare di scoprirlo (restando nel dubbio peraltro) e invece molto più gratificante è stato fidarsi della promessa di Stefano Ceffa, “il prof che ama Dante” pardon che “ascolta Dante”!

Al primo degli incontri in programma, cinque in tutto, fra novembre e dicembre, nelle suggestive sale di recente aperte al pubblico della comunale Villa S.Teresa, Ceffa ha promesso di guidare i suoi ascoltatori ad una ricerca di senso sotterraneo nella scrittura della Commedia, una esplorazione da farsi con la mente e pure con il cuore per comprendere “cosa vuole dirci Dante oggi”.

Una scommessa che ha trascinato un bel gruppo di persone di età ed esperienze diverse a non perdersi l’appuntamento “in villa” della domenica pomeriggio per ascoltare le rivelazioni di Stefano Ceffa (che di mestiere fa il docente di italiano al Cnos Fap di Vigliano ed è pure il sindaco di Bioglio) sulla Divina Commedia. Certo per i curiosi della conoscenza pronti all’avventura è stata una bella sfida, il linguaggio poetico di Dante, l’architettura della sua Commedia che sembra impossibile e pure appare in filigrana come unita da segreti passaggi di numeri e terzine, la storia del viaggio dantesco nell’inferno dei peccati del tempo e nei suoi tormenti di uomo del Trecento e la risalita faticosa ma possibile verso il bene guidato dalla forza del maestro Virgilio.

Condensare in poche righe il percorso fatto insieme alla “guida” Stefano Ceffa sarebbe troppo parziale (anche in considerazione dell’altissimo numero di concetti espressi in un tempo brevissimo) ma ciò che conta è il viaggio, la ricerca, le questioni, le visioni, le scoperte. Passato l’inverno e con la stagione più tiepida (gli interni di un edificio ottocentesco fanno apprendere come si vivesse normalmente al freddo in quell’epoca) il viaggio potrà ricominciare, verso il Purgatorio e il Paradiso!

Anna Piovesan