In ricordo di PIERO REY, la recensione del suo libro VITA TERRENA

Per ricordare il nostro concittadino Piero Rey nel giorno del lutto cittadino in suo onore riportiamo la recensione del libro Vita terrena che solo pochi mesi fa aveva deciso di regalare a tutte le famiglie biogliesi, apparsa su Eco di Biella di sabato 25 ottobre 2014.

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Vita terrena è il titolo della raccolta di poesie alla quale Piero Rey ha affidato i pensieri della sua vita. Avvocato ora in pensione, nel mettere in versi i suoi ricordi ha scelto di presentarsi come uomo di campagna: «Se tu sapessi quanto poco importa / che tu sei ricco, celebrato e grande […] / Io la terra rivolto con la zappa / e non temo di sporcarmi con concime. / Di poche cose vivo e son contento» (Il contadino). Ricorrono spesso le immagini dell’orto «coltivato col sudore / dei nonni un dì ed or con le mie mani» (L’orto) e del cane: «Scerì ti chiami, muta quando parto / con occhi tristi e con il muso a terra / tra le zampine immote, sconsolata. // Ma quando torno corri mugolando / e tutta esprimi la tua grande gioia» (La Scerì). Endecasillabo dopo endecasillabo si compone il senso di una vita legata alle cose più semplici e quotidiane, come la propria casa e il proprio cortile. Con una vena di pessimismo per il loro destino futuro: «Di questa casa chi sarà l’ignoto / padrone che verrà a insudiciarla?» (La casa persa).

Come ogni raccolta di versi che si rispetti, si apre con una dichiarazione di poetica che si intitola Il poeta: «Delle umane vicende narratore». Scorrono le stagioni, come metafora della vita, da I dì d’aprile, secondo componimento del libro, a L’ultimo inverno. L’avvicinarsi della morte si fa sempre più stimolo per tirare le somme della propria esistenza: «M’accorgo che il bene compiuto non copre / il male che ho fatto e che adesso mi duole. / La scelta è finita per l’uno e per l’altro, / il tempo è scaduto ed il conto è passivo» (La conclusione). Ma a chiudere il volume di 103 pagine edito da Lassù gli ultimi sono quattro quartine intitolate emblematicamente Resurrezione, a testimoniare che la fede in Dio non viene mai meno e consola questa vita terrena.