Gli auguri di Bioglio a Don Claudio per i 50 anni di sacerdozio

Ecco il saluto della comunità Bioglio a Don Claudio nel giorno del suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale, attraverso le parole pronunciate dal sindaco Stefano Ceffa.

Uh che roba difficile!
E’ complicato oggi Don Claudio prendere la parola in questa Chiesa in questo momento così bello. E’ complicato perché è vero, sono Sindaco, ma non sono come i Sindaci miei predecessori…. loro sì che erano sindaci seri che non si emozionavano e che dicevano cose molto più intelligenti delle mie. Io oggi fatico più del solito. Il perché lo puoi immaginare…. I primi passi in questo mondo li ho fatti mettendo i miei piedi sulle impronte che lasciavano i tuoi passi. 
Ho imparato con te tanti verbi. Il primo è un verbo strano ed è “commuoversi”. E’ un riflessivo, lo so. Era un sabato sera, alla fine della messa prefestiva delle 20 a San Pancrazio. Il giorno dopo iniziavi il tuo ministero a Pratrivero. Ci hai salutato all’uscita del chiesetto come tutti i sabati e il mio papà ad un certo punto ha pianto. Vedere un uomo che piange, un padre che piange è un’esperienza nuova, è un inedito per un bambino. Il papà non piange mai! Eppure quel giorno ho capito che la tenerezza non distingue ruoli o età e soprattutto ho capito anche che le lacrime non sono sempre un male…
Mi hai poi insegnato un altro verbo importante che è “camminare”. Me lo hai insegnato “strsuandoci” su per i monti, anche al Liconi. Lì per lì non capivo. Oggi però ho imparato che allora mi hai insegnato ad essere l’amministratore che sono oggi (ma se non sono un gran che, non è colpa tua… le cose me le hai spiegate bene). Tu mettevi davanti i più piccoli, quando serviva te li mettevi sotto il braccio e alla fine si arrivava insieme perché la salita è salita per tutti. Ecco oggi provo a fare così. Davanti ci stanno i più fragili, la comunità deve stare insieme e le difficoltà specie quando sono “di tutti” sono l’obiettivo di chi amministra. Ci provo Don… a volte riesco, a volte no, ma quello l’ho imparato.
Poi mi hai insegnato un altro verbo che è “stare”. Quello un po’ mi è costato perché ho dovuto sopportare la mia faccia girare per le tue parrocchie in una diapositiva. Ero un moccioso di 8 anni appollaiato su una roccia con in mano un paninazzo al salame al col “du Bard” in campeggio. Portando in montagna i miei figli ho riscoperto il senso di quell’immagine che non ero io e il mio panino ma quello che vedevo, l’infinito, la bellezza. “Stare” vuol dire prendersi tempo per contemplare, per guardare, per capire. Grazie per quel verbo così prezioso.
Terzo verbo che ho imparato: “seguire”. E questo un po’ mi ha dato fastidio. “Seguimi!” E’ stato l’invito in quel dicembre 1987 e tu hai risposto e sei andato dove ti chiamava il tuo ministero. Quel verbo non ci è piaciuto ma poi, col tempo, abbiamo compreso che quel “seguimi” è la “cifra” di ogni ministero e il “sì” è la sola risposta possibile. Quella che hai dato quando hai scelto di farti prete, quella che hai dato quando sei giunto vice parroco a Trivero, la stessa che ti ha portato a Bioglio. Ed allora anche “seguire” è diventato “verbo” con il quale avere confidenza.
Penultimo verbo: “Amare”. Sì, abbiamo imparato la potenza del cuore. Lo hanno imparato i “collosi” di Cheverl vittima delle “losne” del campeggio (dillo a me che in seguito a una di quelle losne mi sono sposato…), degli amori nati e cresciuti che tu hai sempre accompagnato con la discrezione ma con la presenza di un cuore che segue e che accompagna. Ecco ci hai insegnato anche questo: il cuore non è dove batte ma è dove ama! Ed è stato bello continuare a lasciarsi amare anche vivendo in posti diversi.
E l’ultimo verbo: “ringraziare”. Grazie Don Claudio per questi cinquant’anni di vita donata, di vita vissuta, di doni, di insegnamenti, di passi condivisi, di difficoltà affrontate insieme, di sogni, di speranza, di fede e di futuro. 
Grazie Don avanti tutta: Commuovendosi, Camminando, Vivendo, Seguendo, Amando e Ringraziando per questa vita, bella, piena, vissuta. 
Toto corde la tua famiglia di Bioglio…

Stefano Ceffa
Sindaco di Bioglio