Le api in giardino per un miele artigianale e tutto biogliese doc!

Chiara Savio mi accoglie sul finire di un caldo pomeriggio di luglio nel suo giardino “segreto” che condivide con la famiglia e, quando ha ospiti, con le persone che risiedono nella casetta riadattata e interamente dedicata a Bed and Breakfast “Casa Borio”.

Molto giovane, ha appena compiuto 32 anni, e molto assennata, mi racconta che sì, poco alla volta sta realizzando i passi di avvicinamento al mondo della “campagna con attività all’aria aperta”. Racconta che “Ho cominciato ad occuparmi di api perché volevo riuscire a produrre il miele interamente da sola… seguire tutto il processo!” Le api, mi spiega, bisogna imparare a conoscerle senza fretta perché c’è sempre qualcosa di nuovo da apprendere! Innanzitutto le “famiglie” non sono tutte uguali e siccome il loro “lavoro” è nutrirsi del polline dei fiori, si può capire che l’andamento climatico influisca notevolmente. “Quest’anno (2020 ndr) ha fatto subito molto caldo in inverno e già a gennaio, febbraio – ricorda Chiara – le api erano in fermento! proprio quando sembrava che la loro vita fosse in pericolo, la temperatura è scesa ritornando alle medie stagionali e in breve tempo sono iniziate le fioriture dei meli, dei peri e dei ciliegi!” Il miele millefiori è il miele più tipico e più prodotto perché “Non si può interferire più di tanto nell’organizzazione del lavoro delle “bottinatrici” e quando ci sono diverse essenze alle api piace fare una raccolta varia!” Invece con le altre fioriture è la natura che dà un aiuto, con il suo calendario particolare, l’acacia prima, il castagno dopo. Per avere il miele di tiglio Chiara mi spiega che ha fatto “viaggiare” le arnie, ovvero le casette delle api, fino alla Valsesia, unendo le sue forze con quelle di Andrea (Guala) con cui collabora spesso perché “Ci sono certe lavorazioni che richiedono di essere in due e noi, che ci conosciamo dai tempi del corso, ci siamo sempre aiutati.” Per raggiungere la Valsesia da Bioglio c’è un bel po’ di strada da fare ma il tempo è stato buono, non ha mai piovuto e le api hanno potuto fare incetta del polline dei fiori di tiglio! Per piccoli apicultori seguire le trasferte delle api non è semplicissimo, non basta farle arrivare a destinazione, dopo, come sempre, hanno bisogno di essere controllate spesso e quindi ci sono altri viaggi e altri costi da mettere in conto. “Fortunatamente conoscevamo questa persona originaria di Bioglio che ci ha messo a disposizione il suo terreno, protetto da una recinzione, così le arnie e le api erano al sicuro.” Qualche rallentamento di troppo Chiara lo riscontra nelle pratiche burocratiche “normali” che nulla hanno a che fare con le necessarie misure straordinarie della appena trascorsa primavera 2020. Compensa l’altra faccia della medaglia dal risvolto positivo: Chiara riconosce, con sollievo, di aver sempre potuto contare sulla buona assistenza dell’Associazione contadini. Avere un sostegno quando ci si avventura in nuove imprese non può che rafforzare la determinazione e la volontà di coltivare “i sogni nel cassetto” fino a quando saranno maturi i tempi, le visite guidate, la fattoria didattica e altri al momento tenuti segreti!

Anna Piovesan

“Il presente contributo rientra nelle azioni previste dal progetto comunale denominato BioFarmLab cofinanziato da GAL Montagne Biellesi PSR 2014-2020 MIS. 7 SOTT. 7.4 OP 7.4.1” Progetto Bi(o)FarmLab- Quattro comuni, un progetto integrato di sviluppo sostenibile e solidale Bando Gal 2017