Maria Montessori, medico, docente e pedagogista: ecco la scienza al servizio delle donne e dei bambini “nuovi”

Maria Montessori, Italia, 1870-1952

La dottoressa Maria Montessori comincia a prestare la sua attenzione di medico e di scienziato a bambini e ragazzi con insufficienze mentali, siamo a Roma in un quartiere molto popoloso e questi bambini difficili sono anche poveri e con famiglie disastrate. Montessori fa nascere qui la sua Casa di San Lorenzo, quartiere di Roma che lei stessa racconta essere sorto fra il 1884 e il 1888 in seguito ad una grande “febbre edilizia” sostenuta da ingenti contributi pubblici. In quelle case trovano abitazione le famiglie più povere della capitale. Negli anni che seguono, proprio grazie alla sua opera di docente nella prima, in Italia, “scuola differenziale” concepisce i punti chiave della sua dottrina pedagogica, valida per tutti i bambini.

Anna Piovesan

Montessori insegna a l’Università La Sapienza

1896Maria Montessori tiene un discorso al Congresso internazionale sui diritti femminili a Berlino. Il successo è strepitoso. In luglio discute la tesi di laurea sul tema le “Allucinazioni a contenuto antagonistico

“…Con un’abilissima generalizzazioneprosegue Piaget (Jean Piaget, psicologo e pedagogista svizzero ndr )-, Montessori applicò immediatamente ai normali ciò che le insegnavano i deboli mentali: nei primi stadi dello sviluppo il bambino apprende più con l’azione che con il pensiero. (…)” 1935, Encyclopédie Française

Montessori: uno studio scientifico delle condizioni di vita delle donne a fine ‘800

“Sufficiente alimentazione, alfabetizzazione, un ambiente di vita in cui le donne non subiscano discriminazioni, concorrono alla buona salute del bambino: salvaguardare le condizioni di vita della madre significa anche fare profilassi rispetto ad eventuali malattie infantili. E allora diviene fondamentale per Montessori denunciare il sovra-lavoro femminile, come ella fece ai congressi femminili di Berlino (1896) e Londra (1899), che pregiudica la salute delle donne e di conseguenza quella dei figli; tutelare il lavoro delle donne con un’apposita legislazione; combattere l’analfabetismo femminile sempre più alto, abbiamo visto, di quello maschile; sostenere e incentivare la presenza femminile nella vita sociale e politica del paese.”

Conoscere l’igiene, le trasformazioni fisiche e la generazione per migliorare la vita

“Nel 1899 Montessori motivò la richiesta di una cattedra di “pedagogia dei deficienti” o in alternativa di “igiene e antropologia”, da crearsi presso l’Istituto Superiore di Magistero Femminile di Roma, sottolineando l’importanza che giovani allieve, future mogli e madri, fossero informate su argomenti quali l’igiene della pubertà e della generazione attraverso “la voce della scienza”, ossia in modo chiaro e senza pregiudizi.”

Lavoro fuori casa anche per la “donna nuova”

“Il tema della “donna nuova” lo ritroviamo anche nel Discorso inaugurale per l’apertura di una Casa dei Bambini. La scuola nel casamento come proprietà collettiva rispondeva ai cambiamenti intervenuti nella gestione della famiglia dal momento che la donna aveva iniziato a lavorare fuori casa. “L’evoluzione economico-sociale – scrive Montessori – chiama oggi la donna lavoratrice nell’ambito sociale e la sottrae forzosamente a quei doveri che pur le sarebbero cari”

Le “Case dei Bambini” negli edifici ristrutturati, appartamentini di 1-2-3 camere ad affitti calmierati, non più di 11 lire a vano più cucina a 5 lire “Le occupazioni domestiche della donna venivano così ad essere assolte da una diversa organizzazione della vita della comunità che abitava gli edifici ristrutturati, all’interno dei quali l’Istituto dei Beni Stabili prevedeva di creare, oltre la “Casa dei Bambini”, altri servizi come l’infermeria e la biblioteca. (…) Quando accettò di dirigere la “Casa dei Bambini” (1906 ndr) di San Lorenzo, Montessori era il medico che aveva vissuto lo studio e la ricerca scientifici anche come impegno in progetti di emancipazione umana, di liberazione dal pregiudizio, per un progetto di società aperta…”

LE FOTOGRAFIE E LE CITAZIONI SULL’OPERA DI MONTESSORI SONO TRATTE DAGLI ATTI DEL CONVEGNO QUI CITATO ALTO PATRONATO PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, 6-7 GENNAIO 2007 – ROMA – 100 ANNI DALLA PRIMA “CASA DEI BAMBINI” IN SAN LORENZO A ROMA” www.lumsa.it MONTESSORI CENTENARY CONFERENCE; E. Talamo, La Casa moderna nell’opera dell’Istituto Romano di Beni Stabili, Roma, Bodoni, 1910”; S. Monno, a cura di, Umanitaria. Cento anni di solidarietà, Milano, Edizioni Charta, 1993; P. Becchetti, Roma nelle fotografie dei Fratelli D’Alessandro, Roma, Editore Colombo, 1996

Altre fonti: www.montessorinet.it/