Milagros, il viaggio che tutti pensavano impossibile per lei, dall’Uruguay ad Harvard

Diciotto anni di buio alle sue spalle e un futuro… nelle stelle per Milagros, la ragazza che il destino avrebbe voluto disabile a vita, una cecità incurabile.

Oltre a questo carico pesante la sua vita è stata complicata dalla situazione socio-economica della famiglia che vive in Uruguay. La forza di non arrendersi della madre e la sua costanza hanno alla fine cambiato le sorti future con eventi straordinari: un’amica le regala un computer che scrive in alfabeto Braille, poi l’incontro con un professore di geografia, Gerardo Menéndez che prendendosi a cuore il suo caso decide di aiutarla in ogni modo, anche realizzando per lei nuove mappe tridimensionali fatte di riso.

L’articolo su “Buone Notizie” de “Il Corriere” «Chi l’ha detto che non bisogna sognare le Stelle? La diciottenne Milagros Costabel lo ha fatto. Nata povera e non vedente, nella cittadina di Colonia, in Uruguay, quest’anno entra ad Harvard, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti e del mondo, dove punta a laurearsi entro il 2025. Grazie a una mamma di ferro, un computer in braille e un professore che per lei produceva mappe in 3D con i chicchi di riso.(…) Nella sua camera è appeso un quadro con una barchetta di carta e la scritta “Così navigano i sogni”»

No, no, niente miti o eroine del web, questo caso ci comunica molto semplicemente che vitamine di fiducia esistono dentro ognuno di noi e che cambiamenti straordinari possono accadere grazie all’affetto, all’amicizia, all’aiuto reciproco: quello che è poco per qualcuno per altri è tantissimo.

In questo ultimo anno molte più persone si sono ritrovate all’improvviso una vita sotto-sopra. Se da una parte c’è una pandemia mondiale, dall’altra ci sono gli effetti, sociali e personali; la rottura improvvisa di una condizione di sicurezza è fonte di depressione, paure, difficoltà ad andare avanti. Come per le cause, che sono tante, anche per i rimedi non ne basterà uno solo: ce ne vorranno tanti, insieme, prima e dopo, terapie, terapisti, aiuti economici, progetti per ricominciare, investimenti personali sulle proprie capacità di re-inventarsi.

Anna Piovesan

 

L’articolo completo con la storia di Milagros su Il Corriere Buone Notizie

A proposito di URUGUAY, fonte:Treccani. Atlante Geopolitico. Un presidente “atipico”!

Ex membro del gruppo guerrigliero Tupamaro negli anni Sessanta e incarcerato dal 1972 al 1985 sotto la dittatura militare, il presidente ‘Pepe’ Mujica ha guadagnato l’attenzione del mondo e fatto meritare all’Uruguay il titolo di ‘paese del 2013’ assegnato annualmente dal settimanale inglese ‹‹The Economist››. Conosciuto come ‘il presidente più povero al mondo’, nonché come ‘il migliore al mondo’ (titolo assegnatogli dalla rivista londinese ‹‹Monocle››), Mujica, all’indomani della sua elezione a presidente, ha rinunciato a vivere nel palazzo presidenziale e ha deciso di donare il 90% del suo stipendio per progetti di promozione sociale.”

 

Il racconto del giornale uruguayano “lacoloniadigital“, dal titolo “Un miracolo di Natale” dove si spiega che uno studente per studiare ad Harvard deve spendere non meno di 75mila dollari! In questo caso l’università pagherà studi e alloggio per Milagros e le consentirà di lavorare nel campus.